UN FILM PERICOLOSO COME IL FUTURO CHE CI ASPETTA. Scritto da Claudia Fornari. Diretto da Giovanni Caporioni. L'ammucchiata dei partiti ha abolito la democrazia. In senso tecnico è l’era della dittatura del Sorriso. Il serio Leader domina italiani costretti a gioire perché "la crescita è dentro di noi". Un pubblico ufficiale, l’Identificatore, pattuglia la città per raccogliere denunce e consegnare i criminosi "pagliacci" alla giustizia. Il sole di Roma lo fa sudare, o forse è il rimorso?
martedì 31 agosto 2010
Recensione del film sul Venerdì di Repubblica: "Come un geniale filosofo marxista diventa un dittatore orwelliano" di Marco Cicala
Il saggista sloveno Slavoj Žižek ha prestato il suo volto per un film indipendente di fantapolitica, «Ridi, pagliaccio». Visione fosca e ironica dell’Italia a venire, governata da un leader del sorriso. Che ricorda tanto quello cui state pensando
IL PAESE DEL SORRISO. Non stiamo parlando dell'operetta musicata da Franz Lehár nel 1930, ma dell'Italia prossima ventura. Un posto molto simile a quello in cui viviamo oggi. Uniche differenze (ammesso lo siano): la Costituzione è stata abolita e tutto il potere è nelle mani di un Leader. A dire il vero è stata abolita anche la parola Ciao. La gente si saluta dicendo Sorridiamo! Perché, oltre che della vita, l'ottimismo è il sale di ogni regime che si rispetti. Per strada, d'altronde, impazzano le barzellette. Ma anche la delazione va fortissimo: bollati come pagliacci, i sovversivi sono ricercati da appositi identificatori di Stato.
È la visione, fantapolitica ma non troppo, della Nazione uscita dalla fantasia di Giovanni Caporioni e Claudia Fornari, rispettivamente regista e sceneggiatrice di Ridi, pagliaccio film homemade, a metà tra Orwell e Flaiano (tutto si svolge in una Roma canicolare e straniante). Di sorprendente però c'è anche la faccia del Leader. Che è quella di Slavoj Žižek.
Il geniale filosofo sloveno, marxista-lacaniano, ha accettato di comparire in effigie nel film. E fa un effetto singolare vedere il suo volto barbuto apparire, ubiquo, sul Vittoriano o stampato sul fondo di un piatto di spaghetti - come Padre Pio.
Nanni Moretti, che interpretava Berlusconi nel Caimano, era il coup de théâtre che valeva tutto il film. Ma, a modo suo, anche l'icona del pensoso Žižek in versione Leader del sorriso è da non mancare.
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